Per tutta la durata del Festival di Venezia, Casa Zoran sarà il luogo di ritrovo per gli amanti del buon vino, del buon cibo e del buon cinema... Ideato e realizzato dagli autori del film Zoran, il mio nipote scemo di Matteo Oleotto, unico italiano in concorso alla Settimana della Critica, Casa Zoran (una villa vicino al Casinò) riproporrà l'antica tradizione dell'Osmiza, che risale ai tempi dell'impero austro-ungarico, quando l'imperatore Giuseppe II nel 1784 concesse ai contadini la vendita diretta di alcuni prodotti propri, per il periodo di otto giorni. Il film è ambientato nel regno delle Osmize, le frasche friulane, una sorta di osteria a conduzione familiare dove si trovano solo prodotti realizzati in casa: vino, grappa, formaggi e salumi. "Nella cultura rurale della mia regione l'osmiza è il luogo principale di aggregazione, più del bar, perché somiglia a una casa" dichiara Giuseppe Battiston, protagonista del film. E Casa Zoran riproporrà con questo spirito la tradizione delle Osmize per il pubblico del Lido.
Un principio che i realizzatori del film, friulani e sloveni, hanno esteso anche alla produzione della pellicola. Spiega il regista goriziano Matteo Oleotto: "Siccome penso che fare cinema debba rimanere una cosa bella, ho cercato di fondere le mie due grandi passioni, ossia il cinema e il vino. Per finanziarci l'ultima parte del budget, abbiamo deciso di vendere vino, in cambio di quote del film (hanno aderito subito gli amici vignaioli del Collio tra cui Renato Keber). Ci siamo ispirati alle Osmize appunto dove si può vendere solo ciò che si produce. E noi questo produciamo, Cinema e Vino. Così è nata l'idea dell'Osmiza Crowd Funding che fonde la particolarità tutta regionale e centro-europea dell'osmiza con le peculiarità del progetto cinematografico Zoran, che spieghiamo negli Osmiza Tour in giro per i festival di tutto il mondo."